COVID-19

Scrivo questo articolo alla vigilia di Pasqua. 
Sono giorni intensi... non di lavoro legato al business quanto, piuttosto, di riflessione e approfondimento dei nostri legami e relazioni umane. Dopo tanto lavorare riscopriamo la parola "umano"... Tutto diventa umano, anche un'impero economico come quello degli USA fa vedere i suoi lati umani. "Umano".. termine usato spesso come sinonimo di debolezza. Quante volte per giustificare i nostri errori abbiamo usato la frase: "siamo umani!!!" E così in antichità:" Errare humanum est!"
Nei secoli a questa parola abbiamo attribuito un significato negativo, di pochezza; e questo perché il termine umano lo abbiamo sempre contrapposto al non umano ovvero a dio, che è perfezione.
Ma la riflessione che questi giorni potrebbero indurci a fare potrebbe essere questa: proviamo a spogliare questo termine dei significati non positivi. Se provassimo ad usare la parola "umano" pensando a qualcosa di ideale, di perfetto...potremmo pensare ad un insieme di relazioni buone, positive. Ovviamente i legami che più dovremmo tenere a cuore sono quelli familiari o comunque legati agli affetti. Renderli perfetti, percorrendo sentieri fino a ieri poco conosciuti come la tolleranza.
Ma su questa piattaforma dovremmo parlare di affari, del business. Ed allora proviamo a costruire un nuovo sistema economico, basato sull'essere umano che è fatto di rispetto, comprensione. Valori fondamentali che devono passare per ciascun livello del sistema economico, a cominciare dalle relazioni che si determinano tra datori di lavoro e dipendenti. Rispetto: datore di lavoro al suo posto, con stipendi pagati regolarmente, tasse pagate senza sotterfugi, fiducia e comprensione verso i collaboratori. Di contro, i dipendenti dovrebbero adottare il comportamento ideale, operando come se l'azienda fosse la loro, rispettando il datore di lavoro, dando il 100% in ogni momento, 100% di onestà, di impegno, di lealtà.
Queste sono le basi del sistema economico che non può prescindere dalla politica, da quella classe politica che dovrebbe mettere in condizione chi lavora e produce, di essere onesto, pulito, di pagare il giusto.
Tra gli operatori, in questo periodo di quarantene, isolamenti e chiusure, viene pronunciata spesso la parola "rinasciata", "ripartenza"e non di meno "RESET".
Ripartiamo anche da zero ma ripartire come prima sarebbe fare di nuovo il salto nel buio delle mille difficoltà, dei deficit, dei lamenti verso lo Stato nemico che ruba anche le briciole dei nostri risparmi.
Per abbassare le tasse ci sono diversi modi ma un solo  presupposto ovvero che la politica predisponga un tavolo di consultazione dove gli interlocutori principali siano gli artigiani, i commercianti, gli amministratori delle PMI, fondamenta del sistema economico-finanziario, i quali possono così raccontare il proprio quotidiano in azienda, le difficoltà, i disagi  in modo che lo Stato possa trasformarsi da nemico ad amico e capire che la soluzione non sono gli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione, gli assegni solidali. Gli artigiani, i commercianti... sono gente che vuole lavorare, che ha le maniche della camicia tirate su. Le cosiddette partite IVA, in quanto tali, sono i protagonisti del lavoro ed hanno bisogno di un sistema che gli consenta di valorizzare e premiare il loro lavoro.
Sarebbe un cambio di mentalità nel quale dovrebbe entrare anche la politica.
Cambiare il modo di pensare quando si redige una legge finanziaria mettendo la PMI in condizione di essere soddisfatta nel far crescere il fatturato, di assumere personale e non, come accade oggi, di nascondere profitti e dipendenti, facendo lavorare in nero.
Abbassare le tasse in un nuovo sistema economico si può mantenendo il più possibile inalterato il gettito erariale di ogni esercizio. Non serve abbassare l'aliquota diretta di ogni scaglione. Piuttosto premiare i virtuosismi.  Se il mio fatturato rispetto all'esercizio precedente aumenta del 30% avrò un bonus erariale da utilizzare nell'assunzione di un nuovo dipendente. Ecco che così ogni azienda sarà spinta a fatturare ed a far emergere tutto il fatturato. Ecco che così le assunzioni saranno incentivate con i bonus erariali.
Se dovesse esserci un RESET allora che ci sia con i presupposti giusti.
In caso contrario ripartiremo comunque, facendo il nostro dovere di pagare onestamente le tasse, come sempre, di essere operatori leali ma... sarà dura!
Mister Supplì